Di più è lesso? No, BOLLITO!

ESERCITAZIONI DI CUL-IN-ARIA MALDIVIANA

Vi ricordate come bolliva bene, fino a cottura a puntino, la nostra pelle nelle acque turchine delle Maldive, dopo essersi ben brasata al sole? Bene…SCORDATEVELO!

La pacchia è finita, ma ho scovato un piccolo rimedio per alleviare la pena: la CUL-IN-ARIA maldiviana, che non è il sogno di Gigio-Daniele di fare un viaggio in barca con dieci culattoni olandesi, ma un breviario della cucina locale con aggiunta di chapati:

Esercitatevi, non si sa mai che non riusciate a farvi reclutare come cuochi/cuoche sulla carovana nomade di Sasà (a proposito, IO CI STO!, MA CHE VE LO DICO A FARE!):

Chapati
Ingredienti per 4 persone: 200 g. di farina 00 200 g. di farina integrale 250 g. di acqua 50 g. di burro, sale marino integrale

Versate le farine sul tagliere, mescolatele bene, fate la fontana e impastatele con l'acqua calda aggiunta poco alla volta. Unite il sale e lavorate fino a ottenere un composto morbido ed elastico. Formate un pane e fatelo riposare per un'ora avvolto nella pellicola da alimenti. Quindi formate un salsicciotto e tagliatelo in dodici pezzetti. Formate una pallina con ciascun pezzetto e tiratela con il matterello in un disco sottilissimo (circa un millimetro). Scaldate una padella da crêpes o una padella antiaderente a fondo spesso, o una pietra ollare e cuocetevi i dischi a fuoco moderato, da entrambe le parti, finché non assumo un bel colore dorato e non si formano delle bollicine sulla superficie. Fate fondere il burro a bagnomaria e spennellatelo sul pane.

Se volete approfondire il tema della cucina maldiviana, cliccate qui (da qualche parte c’è anche il pastone di tonno, cipolle, lime e peperoncino della colazione…mmmhhhh).